Parlando di borghi medievali e cibi di una volta, ci è venuta voglia di svelarvi i segreti dei Capùgn: una deliziosa rarità tipica delle zone più rurali del Trentino, che pure nelle nostre valli sono in pochi a conoscere!
Attenzione e taccuino alla mano, perché questo è un vero e proprio privilegio!
Normalmente, i Capúgn si cucinano nel periodo estivo, quando le foglie della vite “americana” o “fraga” sono in pieno sviluppo.
Le varianti di questa antica ricetta contadina sono moltissime, da paese a paese e perfino da famiglia a famiglia! Come già saprai, per le nostre ricette attingiamo alla sapienza di nonna Rina, che giunta a Pieve di Bono dalla Sicilia, negli anni ’70 imparò a fare i Capúgn con i consigli della suocera trentina. Inizialmente, sentendo il nome in dialetto, pensò che avrebbero cucinato un cappone ripieno o una caponata 😂
Che dire, fu un evento fortuito perché noi nipoti non potremmo mai fare a meno dei suoi “Amore, ho fatto i Capúgn, vieni a cena stasera?” Questa non è una semplice ricetta, è la storia di un amore grande che unisce l’Italia da Nord a Sud, è la storia della mia Famiglia.
INGREDIENTI
La mia nonna, per fare circa 50 Capúgn, usa:
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1 Kg di pane del giorno prima, grattugiato grossolanamente;
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600 g di formaggio Trentingrana grattugiato finemente;
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600 g di formaggio Spressa delle Giudicarie grattugiata grossolanamente;
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Quasi 1 litro di olio extravergine d’oliva;
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Bietole a piacere
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Sale e pepe q.b.
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Un trito di prezzemolo e aglio
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Una cinquantina di foglie di vite
PROCEDIMENTO
Mette tutto – pane, formaggi, erbe, profumi, spezie e olio – in una grande ciotola e inizia a mescolare, rigorosamente a mano, fino a che l’impasto non si attacchi più fra le dita. Dopodiché, fa dei pacchettini avvolgendo un pugno di impasto nella foglia di vite e legandoli con lo spago. Non troppo stretti però, altrimenti il pane si gonfia e l’impasto fuoriesce.
Infine, lessa i Capùgn in acqua salata per circa venti minuti e li offre tiepidi o freddi, sempre avvolti nel loro incarto.
Ogni commensale li slega, li libera dalla foglia e li assapora al naturale, o conditi con olio e aceto.
1 comments on “Le Ricette di Nonna Rina: i Capúgn”
io li ho sempre mangiati con l’uva passa dentro il gusto è fantastico!