SETTEMBRE ROTALIANO | ALLA CONQUISTA DEL PRINCIPE DEI VINI TRENTINI

Ci sono appuntamenti che, anno dopo anno, gli amanti del buon vino e delle feste in allegria sottolineano in rosso sul calendario. Soprattutto se si tratta di celebrare e scoprire in tutte le sue declinazioni e sfumature il Teroldego Rotaliano DOC, il più rinomato tra i vini rossi trentini, tanto da essere definito vino principe del Trentino.

Stiamo parlando del Settembre Rotaliano, giunto alla sua 50° edizione nel 2019: tre giorni di kermesse gastronomica alla scoperta dei sapori locali a Mezzocorona, la cittadina che sorge nel cuore della Piana Rotaliana e che Cesare Battisti amava definire il giardino vitato più bello d’Europa.

Quest’anno il gioioso evento, che si sarebbe svolto proprio questo fine settimana, è stato annullato e noi Trentiner abbiamo deciso di dedicarvi questo spazio per allontanare la nostalgia.

E allora parliamo insieme di Teroldego, un vitigno a bacca nera autoctono del Trentino che in Piana Rotaliana esprime il meglio di sé, sviluppando mineralità e carattere grazie alle peculiarità inimitabili di un ambiente che sembra essere stato eletto alla sua coltivazione.

La stretta connessione del Teroldego con questa terra è evidente se consideriamo che tutti i tentativi fatti in passato per diffondere la coltivazione di queste uve fuori dal Campo Rotaliano sono falliti miseramente.

Cosa rende la Piana Rotaliana così unica?

Questa pianura alluvionale circondata da alte pareti rocciose è frutto dell’opera millenaria di un antico ghiacciaio. Qui il torrente Noce, con il suo lento scorrere, ha portato a valle ghiaia e ciottoli alluvionali dei materiali più disparati, contribuendo alla formazione di un sottosuolo ricchissimo di scheletro. Granito e calcare alpino, dolomite e arenaria porfirica, che favoriscono il drenaggio, si trovano a solo 80 cm di profondità rendendo il suolo agrario di medio impasto, sciolto e di ottima fertilità.

Le caratteristiche chimico-fisiche e pedologiche uniche di questo terreno giocano un ruolo chiave nel definire la mineralità, la freschezza, l’intensità, la forza e l’eleganza del Teroldego Rotaliano DOC.

A metà del XIX secolo, il torrente Noce venne deviato dal centro della piana verso Sud ed è proprio in prossimità del suo vecchio alveo che si registra un’elevata concentrazione di sedimenti alluvionali e che si trovano i vigneti più vocati.

Inoltre, le alte montagne che circondano la piana su tre lati determinano un’unicità climatica, proteggendo le viti dai venti freddi e trattenendo il calore estivo.

Qual è l’origine del nome Teroldego?

Non ci è dato saperlo con certezza, ma sono state formulate diverse teorie.

Il nome di questo vino potrebbe derivare dal toponimo di una zona chiamata Le Teroldeghe, citata fin dall’antichità e corrispondente all’attuale centro del Campo Rotaliano, tra Mezzocorona e Mezzolombardo.

Molto accreditata e decisamente più folcloristica è la declinazione fonetica del tedesco Tiroler gold, ovvero oro del Tirolo, secondo cui i regnanti d’Austria, durante la loro reggenza in Trentino, considerarono questo vino dal profumo di lampone e mora eccellente, sia per il colore rosso rubino intenso con oli violacei, che per il sapore pieno, rotondo, giustamente acido e privo di tannini.

Meno conosciuta, invece, la teoria secondo cui il nome Teroldego deriverebbe dall’uva Teroldola (citata in un documento del Concilio di Trento).

Il rosso trentino Teroldego si rivela perfetto per accompagnare arrosti e cacciagione, oppure formaggi trentini stagionati.

Giovane è un concentrato di freschezza, Maturo spicca per il suo colore intenso, il corpo vellutato ed il grande equilibrio.

Le Riserve vengono prodotte solo in grandi annate da uve accuratamente selezionate a mano nelle zone più vocate.

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Il vino è molto più di una bevanda: è il frutto di una sinergia unica tra viticoltore e ambiente, non riproducibile. Ogni vino ha alle spalle una storia ed un’evoluzione che lo rendono ineguagliabile.

Cogli l’opportunità di gustare l’intera offerta di Teroldego Rotaliano della Cantina Dorigati con il pacco degustazione pensato ad hoc per questa occasione, per apprezzare e percepire le peculiarità di ognuno.

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TEROLDEGO ROTALIANO DOC CLASSICO | DORIGATI

Un vino rosso trentino dal sapore pieno e persistente, gradevolmente tannico, di ottimo corpo e con una piacevole freschezza.

Si presenta alla vista con un colore rosso rubino carico e all’olfatto con il caratteristico profumo fruttato, dal sentore di mora e lampone.

La zona d’origine di questo vino rosso è la Piana Rotaliana, angolo di territorio che si estende dalla Rocchetta, gola di accesso alla Val di Non, fino al fiume Adige su quello che era il vecchio alveo del torrente Noce, dal 1854 deviato verso sud.

Disponibile anche in formato Dispensa da 6 bottiglie

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TEROLDEGO ROTALIANO DOC RISERVA DIEDRI | DORIGATI

La Cantina Dorigati ha battezzato questo vino trentino Teroldego Rotaliano DOC Riserva Diedri, nome che deriva delle conformazioni rocciose, i diedri appunto, delle quali il sovrastante Monte di Mezzocorona è ricco.

Si distingue per un profumo floreale di viola, dai sentori di frutta matura, mora, lampone e mirtillo con note speziate di menta.

Il sapore deciso e pieno ed una certa tannicità danno importanza e profondità a questo vino di sicura stoffa.

Il sistema di allevamento è la tradizionale pergola trentina, ma una potatura corta e povera ed un dirado dei grappoli dimezzano la produzione altrimenti abilitata.

Maturazione di 12 mesi in piccole botti di rovere e di 6 mesi in acciaio

Affinamento di 6 mesi in bottiglia.

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TEROLDEGO ROTALIANO DOC RISERVA LUIGI | DORIGATI

Fiore all’occhiello della Cantina Dorigati, non poteva di certo mancare Luigi, il Teroldego Rotaliano DOC Riserva che ha procurato a questa famiglia numerose soddisfazioni.

Luigi è frutto di un progetto che vuole onorare il fondatore della Cantina Dorigati, nata nel 1858 a Mezzocorona, e simboleggia il rapporto di amore e passione per la Piana Rotaliana, dove da cinque generazioni l’azienda di famiglia coltiva e produce il Teroldego.

Le uve provengono esclusivamente dal vigneto Sottodossi, dove la vite di Teroldego trova il terreno adatto per esprimersi al meglio, raggiungendo eccellenti maturazioni polifenoliche. Lo stress idrico, abbinato alla ricchezza di minerali presenti nel terreno, porta ad una maturazione e complessità eccezionali.

Una lunga macerazione post-fermentativa di tre/quattro settimane mira ad aumentare l’estrazione del tannino valorizzandone la sua grande maturazione.

Maturazione di 12 mesi in piccole botti di rovere e successivo passaggio in acciaio

Affinamento di 24 mesi in bottiglia, che dona a questo vino un’eleganza ed equilibrio unici.

Longevità: 15 – 20 anni in adatti locali cantina, altra caratteristica dovuta unicamente alla particolare maturazione del vigneto Sottodossi.

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TEROLDEGO ROTALIANO DOC LE ALBERE | ZENI

Vino delicatamente tannico, noto per la sua intensità gusto-olfattiva e la sua territorialità, si presenta sulla tavola con un colore vivo e brillante, pronto a scortare in armoniche sintonie i migliori piatti della tradizione locale.

Al naso si presenta intenso e fruttato, con netti sentori di lampone e mora. In bocca è secco e ben strutturato, con una equilibrata carica tannica e un corpo pieno ed avvolgente. Una buona e fine sapidità ne ravviva la percezione gustativa.

Oltre al classico abbinamento con arrosti di carni rosse e selvaggina, si accosta bene a soufflé di formaggi e a piatti di mezzo.

L’uva raccolta a mano, arriva in cantina dove è pigiata e pompata nei tini per eseguire la fermentazione in rosso.

Dopo una decina di giorni è svinato e, tenuto al caldo, effettua la fermentazione malolattica per la disacidificazione naturale.

Riposa per circa 6 mesi in serbatoi d’acciaio per mantenere la fragranza dei profumi di mora e lampone tipici del Teroldego.

Vitigno: Teroldego Rotaliano Le Albere sul vecchio portainnesto Schwarzmannn (V.Riparia x V. Rupestris).

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TEROLDEGO ROTALIANO DOC RISERVA PINI | ZENI

Appare con un colore rosso rubino carico e profondo, profuma intensamente di lampone e mora su una speziatura di vaniglia tostata.

Al gusto è un vino ricco di corpo, sapido e robusto, con un piacevole sentore di cioccolato.

L’uva raccolta a mano, arriva in cantina dove viene pigiata e pompata nei tini per eseguire la fermentazione in rosso. Dopo una decina di giorni è svinato e, tenuto al caldo, effettua la fermentazione malolattica per la disacidificazione naturale.

Riposa per 24 mesi in piccole botti di legno da 225 litri; sosta per altri 6 mesi in acciaio per amalgamare le singole botti e poi viene finalmente imbottigliato in estate.

Dopo un riposo di altri 6 mesi in bottiglia può finalmente raggiungere le nostre tavole e stupire i nostri palati.

Vitigno: Teroldego Rotarini Pini Zeni, sul vecchio portainnesto Schwarzmannn (V.Riparia x V. Rupestris).

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